Metodologie di lavoro

Metodologie di lavoro

Con l’avvento della globalizzazione e delle professioni sempre più tecnologiche sono iniziate a nascere nuove modalità di lavoro, che piano piano iniziano ad arrivare anche in Italia. Dove poi fanno fatica ad aderire per due motivi principali, secondo me:

La politica italiana e la mentalità retrograda che purtroppo contraddistingue il nostro paese.

Basti pensare che durante la pandemia, gran parte delle aziende si è dovuta adattare, spostando il lavoro da una sede fisica alle postazioni remote dei dipendenti. Postazioni che non erano in molti casi adatte a performare, perché appunto obbligati ad una situazione in brevissimo tempo. Quindi finita la pandemia è stato ripristinato l’obbligo di presenza in ufficio, vanificando tutti gli sforzi fatti fino a quel momento.

Io ad esempio non ho riscontrato problemi durante il covid, in quanto ero già abituato da tempo a questo tipo di metodologia di lavoro, anche perché ci ero arrivato per gradi facendo delle transizioni che mi hanno portato a capire quale fosse il metodo che mi permettessi di performare meglio.

Altra cosa che ho notato, che per fortuna con il tempo mi sembra sia sempre meno presente, è la volontà di imporre il controllo sul dipendente.
Ossia lavori per me, vieni in ufficio, magari per 8 ore ti giri i pollici, ma siccome sei qua per me stai lavorando, mentre se sei a casa a lavorare, per chi sta ai piani alti ti stai bellamente grattando.

Ma ora proviamo ad approfondire meglio questi metodi di lavoro:

  • remote working

Stabilisce che hai degli orari dove inizi e finisci di lavorare, per cui devi essere disponibile per l’azienda. Semplicemente la sede aziendale non è per forza la sede fisica dell’azienda, ma magari un’ambiente più confortevole che ti permette di rendere meglio nel tuo lavoro.

  • smart working

Qua non dovrebbero esserci orari di lavoro fissi, si lavora per obbiettivi, questo vuol dire che sei libero di lavorare di giorno o di notte, in una sede di lavoro che decidi tu. Semplicemente hai degli obbiettivi e un determinato tempo in cui vanno raggiunti.

  • settimana corta

in Italia è quasi un’utopia, all’estero invece prende sempre più piede. Il tempo che abbiamo è limitato pertanto è la cosa che vale di più. Per cui se un’azienda non può pagartelo sarebbe corretto che te lo lasci libero. Qua le metodologie di interpretazione possono essere diverse, ossia decidere di concentrare lo stesso numero di ore in meno giorni di lavoro, facendo quindi più ore in quei giorni in cui si lavora. Oppure avere dei contratti con meno ore, assumendo magari più figure, oppure semplicemente facendo performare meglio quelle che ci sono, in quanto avendo più tempo libere possono svagarsi/riposarsi di più e dare di più quando lavorano.

  • metodo pomodoro

Il metodo pomodoro, l’ho personalmente scoperto da poco, anche se ancora mai utilizzato. Non è utilizzato solo per migliorare le performance sul lavoro, ma può tornare utile anche a livello di studio.
Come funziona? bisogna concentrarsi e lavorare/studiare per 25 minuti, fare una breve pausa di 5 minuti e poi ripartire per altri 25 minuti. Nei 25 minuti in cui bisogna performare ovviamente non sono ammesse distrazioni, quindi telefono impostato su non disturbare e testa bassa.

  • metodo agile

Il metodo agile, va molto d’accordo con la modalità dello smart working, quindi con la suddivisione dei task in obbiettivi da raggiungere. Sostanzialmente tramite l’ausilio di tools, si vanno a dividere delle lavorazioni grandi in task semplici e si creano degli sprint nei quali questi task devono variare il loro stato.
Ad esempio: dobbiamo creare una landing page, avremo dei task che sono creazione dell’header, del body e del footer. Questi task dovranno passare da essere approvati ad essere lavorati, testati e infine rilasciati. I vari task poi possono a loro volta essere suddivisi in base alle figure del team che dovranno gestirli.

Questi sopra riportati sono i principali, ma sicuramente non sarò a conoscenza di una buona parte di cose 🙂

Quali tools esistono per aiutarci ad essere più performanti?

Ormai ne esce quasi uno al giorno, vanno poi a preferenze oltre che vanno selezionati in base alle proprie esigenze.
Tra i più famosi troviamo, i vari calendar, toggl, trello, clickup, notion ecc, cercando su google management tools ne escono veramente un’infinità.

Sono un web developer Freelance (programmatore web) in grado di offrire servizi di consulenza su diverse tipologie di progetti.
Dopo 6 anni di lavoro come dipendente in diverse agenzie di comunicazione, dal 2016 ho deciso di investire soldi e tempo nel mio sogno di diventare libero professionista.