Freelance day pills

Sono stato sabato 18/03/2017 al Toolbox coworking (a Torino), dove si è svolto il primo appuntamento del Freelance day pills. Appuntamento interessante in quanto non è rivolto solo al settore web, ma c’erano dalla traduttrice, al blogger, al wedding planner. Insomma ci si poteva confrontare con varie realtà.

Interessante vedere che sono sempre di più le persone che decidono di investire su se stesse, tanti (come anche io), si buttano senza sapere cosa c’è dall’altra parte (il famigerato mondo delle partite iva). Interessante anche vedere come il mondo del lavoro stia cambiando e si stia spingendo sempre di più in questa direzione.

Ormai anche in Italia sta prendendo sempre più piede l’idea che il “posto fisso” debba sparire o non esista più. E’ giusto che ognuno venga interpellato quando c’è bisogno e lo si paghi in base al prodotto o servizio che vende.

Ho trovato molto bello il fatto che chi ha fatto “lezione”, conosce bene questo mondo, o perché è proprio freelance o perché ci lavora a stretto contatto tutti i giorni.
Il tema principale della giornata è stato il Business model, ossia cos’è e come creare un modello di business adatto al servizio o prodotto che si vuole vendere. Tante volte si è sentito associare questa terminologia alle start up. Ma è una tipo di attività consigliata a tutti i professionisti.

Farlo è importante perché ti fa capire come venderti, quale è il tuo target e su cosa puntare e investire.

il fed 2017

Intanto mi sembra il minimo dire che il fed 2017, sia stato fino ad ora l’evento più bello che ho visto come imprenditore. Ok faccio l’imprenditore da un anno, ma mi piace girare tanto tra gli eventi per capire come si muove il mercato ormai deciso dai grandi colossi dei social network.

E’ stato interessante perché oltre ad esserci state interviste ai grandi del settore, sono stati intervistati anche imprenditori Italiani che stanno investendo in modo importante sul digital, in modo tale da insegnare a chi ancora non l’ha fatto che una grossa fetta di mercato si sta spostando su questo ramo.
Quindi abbiamo potuto osservare come il social ci avvolge, come avvolge la vita anche di importanti persone come gli sportivi olimpici o gli attori.

Si è appreso anche purtroppo che in Italia al momento abbiamo tanti dati in negativo rispetto all’Europa.
Siamo indietro dal punto di vista del Digital. Sono tante le competenze richieste in questo ambito che non vengono soddisfate. Una parte di queste colpe va sicuramente alla formazione scolastica che ancora non è stata in grado di investire in modo pesante in questo ramo. Un’altra colpa la hanno le aziende che restano chiuse nella loro piccola mentalità, non andando a pensare che investendo oggi sul Digitale si può arrivare a conquistare tutto il mondo. In Italia sopratutto dovremo puntare sull’esportazione del nostro prodotto Artigianale in cui siamo leader nel mondo.

Siamo nell’industria 4.0, la parola d’ordine è accelerare. Ma cos’è l’industria 4.0? Alla base troviamo il DATO. E’ l’applicazione di tutte le tecniche digitali all’industria manifatturiera. Giusto per capire meglio ecco due dati:

  • Secondi in Europa come industria manifatturiera;
  • Venticinquesimi in Europa come digitalizzazione.

Ecco perché chi decide di investire ora si ritroverà in una posizione migliore rispetto a chi continua ad aspettare o a limitare il suo budget in questo ramo.

E-commerce mobile first index

Il 2016 è stato un anno rivoluzionario per il commercio elettronico. Gli acquisti sono cresciuti in modo esponenziale sopratutto in Italia. Gli e-commerce hanno venduto più dei negozi fisici, ma la vera novità sta che gli acquisti da mobile hanno superato quelli da desktop.
Pertanto Google al Pubcon 2016 ha annunciato che nel giro di pochi mesi ci sarebbe stata una rivoluzione.

Quale?
Dei risultati di ricerca differenziati in base al dispositivo che si utilizza. Questo vuol dire che se il vostro e-commerce non è ottimizzato per il mobile la ricerca organica vi penalizzerà.

Come poter capire se il mio e-commerce è pronto a questa nuova ricerca?
Google mette a disposizione un nuovo strumento gratuito per capire se il vostro sito è ottimizzato: https://testmysite.withgoogle.com/intl/it-it/
Alla fine del test vi sarà dato anche

Ecco a cosa prestare attenzione per adeguare il proprio negozio online.

Il sito deve essere Responsive o Adaptive. In quanto un sito che non sia adatto per gli schermi dei cellulari moderni necessiterà un continuo utilizzo di zoom. Quindi verrà penalizzato da google.

Sul mobile si usa il tap al posto del click. Questo comporta meno precisione e quindi degli spazzi più ampi tra i contenuti.

I font dovranno essere leggibili su mobile.

Quando si usano sistemi cms bisogna stare attenti ai plugin che si vanno ad installare. Tanti non sono ottimizzati per il mobile. Ad esempio il flash player ormai è obsoleto.

 

Certificato SSL per https e migliorare il seo

Google ha aggiornato l’algoritmo della Serp, pertanto i siti in https saranno avvantaggiati rispetto a quelli in http. Goole l’ha resa praticamente indispensabile come fattore per il raking serp.

Che differenza c’è tra http e https?
Intanto cosa sono: protocolli web (HyperText Transfer Protocol). La differenza sta nel fatto che un sito in http si basa solo sul protocollo TCP/IP mentre l’https utilizza il livello SSL (Secure Sockets Laye). Il quale si occupa della crittografia e dell’autenticazione dei dati trasmessi.

Come si fa a trasformare il proprio sito da http a https?
Il vostro fornitore di hosting da pannello di controllo, dovrebbe darvi modo di installare un certificato di sicurezza sul server, oppure andando su questo link potrete realizzare il vostro.
Creare questo certificato SSL per attivare l’https è gratuito.

Modello di contratto

E’ molto importante e professionale utilizzare un contratto ogni volta che si decide di intraprendere una nuova collaborazione di lavoro. Sia questa, una collaborazione con azienda o privato è bene tutelare il proprio lavoro.

Quando lavori come libero professionista, sopratutto, ti ritroverai tantissime volte davanti a clienti che si approfitteranno. Capiterà che ti approveranno determinate lavorazioni, che poi si rimangeranno tutto chiedendoti di rifare il lavoro o peggio ancora arriveranno a dirti che il lavoro non rispecchia quello che si aspettavano. Per tanto non avranno interesse a pagarti.

Capita effettivamente che alcuni freelance non sono in grado di fare lavori nei quali si impegnano, spinti magari da un budget interessante. Conviene sempre essere sinceri con i propri clienti. Se si vuole provare perché si pensa di avere delle possibilità di successo, al massimo comunicatelo al cliente, ed eventualmente se non si dovesse raggiungere l’obbiettivo, mettevi nei panni del vostro cliente e non chiedete nulla.

E’ comunque importante stabilire un contratto anche in questo caso, perché se si fanno accordi verbali potresti trovare il cliente che ti denuncia per avergli arrecato un danno.
Nel momento in cui stipuli un contratto, vale quello che viene scritto in esso, in questo modo tu potrai sempre appellarti ad esso ed eventualmente procedere per vie legali nei casi (più remoti) in cui non si arriva ad un accordo sereno tra le parti.

Il pacchetto che andrete a scaricare conterrà:

  • Un modello di contratto di vendita personalizzabile;
  • Una nota di lavoro;
  • Una ricevuta per prestazioni occasionali;
  • Una carta intestata.

Oggi quindi vi suggerisco di scaricare gratuitamente il modello Oscon.

Aspetti da non sottovalutare aprendo un negozio online

Quando si crea un negozio online è molto importante non sottovalutare determinati aspetti.
Proviamo a vederli insieme.

Intanto è sbagliato pensare che rispetto all’apertura di un negozio fisico si risparmi. Perché?

Molto semplice, perché stai decidendo di entrare in un mercato gigante e quindi per metterti in mostra tra i tuoi concorrenti avrai bisogno di investire ogni giorno.
Quando decidi di avviare un’attività sul web, hai bisogno di professionisti per farla crescere giorno per giorno e non essere superato dalla concorrenza.
Parlo del team di persone che lavorerà ai prodotti e contenuti del sito (che dovranno finire anche sui social).

Cura tutti gli aspetti grafici, dall’usabilità, alle condivisioni sui social, alle immagini dei singoli prodotti. Nessuno entrerà nel tuo negozio se la tua vetrina non sarà convincente.

Più sarà semplice il percorso d’acquisto più è alta la possibilità che i tuoi clienti acquistino. Anche un solo click in più può distogliere l’attenzione dell’utente.

Continuando per gli sviluppatori che dovranno provvedere a tenere ottimizzata la piattaforma e a suggerirti migliorie. Inoltre potranno provvedere all’automatizzazione di alcune parti che manualmente potrebbero portare a commettere errori.

Non dimentichiamoci che senza pubblicità non si va da nessuna parte. Quindi un team di esperti seo e sem, saranno il pane quotidiano per rilanciare ogni giorno il tuo business.

Cura il packaging dei tuoi prodotti in modo tale che arrivino a destinazione intatti e con delle tempistiche decenti. Dai modo al tuo cliente di seguire la spedizione.

Non abbandonare il cliente dopo che ha acquistato, chiedigli un parere, chiedigli se ha avuto problemi e come si è trovato sia acquistando sia con il prodotto. Potrai prendere spunto e migliorarti con le critiche.

Ora immaginiamo invece che tu non voglia spendere soldi e voglia risparmiare. Decidi di investire poco sul tuo dominio. Fai una promozione o lanci una newsletter, il tuo sito magari non è ottimizzato, perché non hai voluto investire sullo sviluppatore e ti ritrovi con il server che ti abbandona per sovra carico di risorse proprio quando i tuoi clienti preferiti volevano acquistare. Ecco che la tua pagina social si andrà a popolare di clienti insoddisfatti che commenteranno come i peggiori tifosi di calcio. Perché rovinarsi la reputazione in questo modo?

Se il tuo budget è limitato pensaci bene prima di intraprendere questa strada.

L’importanza delle recensioni

Quando si ha un sito o un negozio online, insomma che si venda un prodotto o si offra un servizio i nostri clienti si faranno un’idea di come lavoriamo. Ecco da quel loro pensiero dipende il nostro successo.
Se qualcosa è andato storto per un cliente, è bene saperlo e impegnarsi per trovare una soluzione.

Pensate quando dovete prendere un aereo e scoprite che è in ritardo di diverse ore, siete costretti a restare buttati in aeroporto. Sicuramente andrete sui social a urlare il vostro disappunto sulla compagnia aerea. In questo modo l’immagine della compagnia stessa andrà ad essere rovinato. Pensate se per  scusarsi vi desse modo di accedere all’area vip o vi distribuisse delle riviste gratis (per ingannare il tempo) o magari ancora meglio uno sconto sul prossimo viaggio.

Sarebbero tutti gesti che renderebbero più piacevole l’attesa. Poi c’è chi non sarà soddisfatto lo stesso, se perdi un incontro importante a causa di un ritardo il danno potrebbe essere maggiore della ricompensa.
Però intanto cercare di capire cosa pensa la propria clientela e cercare di rimediare ai propri errori è sicuramente indice di serietà e di rispetto nei confronti dei propri clienti.

Ormai ogni utente che ha bisogno di una qualsiasi cosa cerca sul web le recensioni dello stessa, per vedere cosa pensano gli altri che ne hanno già usufruito. La recensione non si limita al servizio o prodotto, ma anche a tutto il contorno. Come era il sito web sul quale ho acquistato, la rapidità della spedizione, i consigli del blog o del responsabilità alle vendite, la rapidità nelle risposte, le schede tecniche dei prodotti, il rapporto qualità prezzo ecc.

Quindi siamo obbligati a curare ogni singolo dettaglio. D’altronde se voi andate a mangiare in un ristorante non sareste felici di mangiare un ottimo piatto di pasta dentro un piatto sporco.

La tua vetrina sul web

Le immagini sono una delle parti più importanti di un sito web. Maggiore sarà la qualità, più bello risulterà il sito e il prodotto. Inoltre un’immagine chiara renderà più facile la scelta del nostro cliente.

D’altro canto caricare immagini in alta definizione e molto pesanti crea problemi al sito. Vedrete un sito lento in quanto pensante. Il quale andrà a creare anche problemi ai vostri clienti che utilizzeranno connessione internet con il loro cellulare, in quanto andranno a finire il loro abbonamento ad internet.

Bisognerebbe quindi pescare immagini di dimensioni diverse in base al tipo di dispositivo con cui si sta navigando. In modo tale da averle ottimizzate in base alla risoluzione dello schermo.
Questo comporta un’ottimizzazione non solo lato visivo, ma anche lato performance. Sicuramente un dispositivo mobile andrà ad avere delle immagini di peso inferiore rispetto ad un monitor da 55″. Questa cosa sarà gradita anche dagli strumenti di analisi di google. Si avrà quindi anche un beneficio lato seo e serp.

L’e-commerce in Italia

Leggevo un interessante articolo de Il sole 24 ore, del 27/02/17. L’ho reputato molto interessante perché c’è ancora di disdegna e prende le distanze dal commercio online. Come qualche piccolo negozio che preferisce evitare come la peste questo tipo di novità.
Sia perché si crede che sia meglio il contatto umano, ed è ovvio che lo sia, ma con i ritmi lavorativi che siamo arrivati a raggiungere dobbiamo togliere del tempo a qualcosa. Ecco perché la sera mentre si è sul divano o la mattina in metro si programma la spesa da far arrivare nel momento in cui torniamo a casa.
Sia perché alcuni capiscono che è una novità che va seguita e bisogna impegnarsi a capire come funzionano delle nuove logiche.

Penso sia un bene però imparare queste logiche e crescere insieme al mercato nel più breve tempo possibile. Inventandosi un modo di regalare un’esperienza unica a chi acquista presso il vostro negozio online.
Perché poi quando i tuoi concorrenti saranno già esperti di questo mercato in forte crescita (e i numeri parlano chiaro), a te resteranno le briciole se andrà bene.

Vi riporto di seguito l’articolo: (reperibile anche al seguente cliccando qui)

L’e-commerce italiano registrerà il maggior incremento dal 2010.

L’e-commerce in Italia quest’anno dovrebbe riuscire a mettere a segno una crescita intorno al 20%, raggiungendo i 23,4 miliardi di valore. Se questa previsione verrà rispettata, sarà il miglior incremento dal 2010, sfiorando di poco il raddoppio rispetto ai 12,6 miliardi del 2013. È lo scenario che Netcomm, il Consorzio del commercio elettronico italiano, illustrerà oggi pomeriggio a Milano, in occasione della presentazione dei trend che nel 2017 scandiranno il settore.
Nonostante il calo delle vendite al dettaglio (-0,5%) registrato dall’Istat a dicembre e il dato sostanzialmente stabile con cui si è archiviato il 2016 (+0,1%), quest’anno a dare la spinta agli acquisti online sarà non solo la ripresina del Pil (+0,9% la crescita attesa da Bankitalia), ma la maggior propensione delle famiglie italiane a fare shopping online: sono in aumento sia il numero degli acquirenti che la frequenza e lo scontrino medio.